La tela del ragno

Durante i pomeriggi di gioco con i bambini è bello poter costruire un "piccolo" percorso insieme che stimoli l'attività corporea, la creatività manuale ma anche quella del pensiero; così le idee a volte vengono da un gioco fatto in compagnia, a volte da una ricorrenza particolare a volte da un libro o da un racconto.
Così è stato per il laboratorio dei ragnetti, (La banda dei ragnetti) pensato in seguito alla lettura di un breve racconto che desidero condividere con chi passa di qui.

In questo lungo periodo di lontananza dalle abitudini quotidiane, in cui tutti siamo relegati in uno spazio ristretto, in cui il resto del mondo sembra sospeso, spero possa darvi uno spunto in più per una attività coi bambini, per poter passare un momento assieme creativamente.
Il racconto è tratto dal libro "La tela del ragno ed altre storie" ed. Paoline.

La tela del ragno

Quell'anno, come erano soliti fare, tutti gli animali della terra si radunarono per discutere tra di loro del modo in cui venivano trattati dagli uomini e per capire come potevano migliorare il loro vivere insieme.
Ovviamente non tutti erano soddisfatti e le polemiche si fecero subito aspre, tanto che la confusione e il baccano cominciarono a prendere il sopravvento.
In questo clima così caotico, persino il leone, capo di tutti gli animali, non riusciva a mantenere la calma e l'ordine: la giraffa, infatti, apriva bocca solo per spettegolare, il cane e l'elefante non facevano altro che criticare gli altri animali, la scimmia e il coccodrillo, dispettosi com'erano, iniziarono come al solito a fare fastidiosi scherzetti a chi non dava loro ragione.
In questa situazione così agitata l'unico che cercava di essere cordiale con tutti era il ragno che però, un po' perché non aveva tanta voce, un po' perché era piccolino e non tutti lo notavano, non veniva affatto ascoltato.
Venne il giorno in cui il gran consiglio degli animali doveva ufficializzare il programma annuale che tutti gli animali erano tenuti a rispettare per migliorare il loro stare insieme e, nella grande aula del tribunale, erano tutti presenti; ma il clima diventò subito insopportabile, tanto che da un momento all'altro si sarebbe potuto passare alle zampe!
La riunione continuò fino a notte inoltrata però, nel caos generale, non si riuscì a decidere nulla di importante e gli animali, ormai stanchi, iniziarono e sbadigliare uno dopo l'altro e pian piano ad addormentarsi...
L'unico che quella notte non riusciva a dormire era proprio il ragno: era scocciato dal fatto che i suoi amici litigassero continuamente.
Pensava e ripensava dall'alto della sua tela, finché non gli venne in mente un'idea molto particolare: decise infatti di legare tutti gli animali, l'uno all'altro!
Delicatamente, in modo che nessuno si svegliasse, con la sua tela immobilizzò tutti, poi uscì dalla grande aula e ritornò sulla sua vecchia quercia, dove abitava in una grossa e morbida tela.
La mattina seguente, quando sorse il sole, gli animali si svegliarono e si trovarono ingarbugliati nella tela, così iniziarono di nuovo a lamentarsi, imprecando uno contro l'altro e dandosi la colpa a vicenda.
Alla fine la giraffa esclamò:" Ma questa è la tela del ragno!" e tutti si accorsero di cos'era successo.
Guidati da sentimenti di vendetta, tutti gli animali iniziarono a divincolarsi per liberarsi dalla tela e, dopo che riuscirono a scioglierla, si misero alla ricerca del ragno.
La situazione era ormai insostenibile e gli animali sembravano furiosi!
Improvvisamente il ragno riapparve; ascoltò pazientemente le grida di rabbia degli amici e infine prese la parola.
Quando iniziò il suo discorso, incredibilmente, nella sala del tribunale scese un grande silenzio e gli occhi degli animali si fecero curiosi; ognuno si chiedeva il perché di un gesto così strano.
"Cari amici" disse il ragno, "ho deciso di legare ognuno di voi per farvi capire che il vostro comportamento così aggressivo non solo immobilizzava il vostro corpo ma anche il vostro cuore: infatti non siete più in grado di amare e di capire i desideri di chi vi sta vicino. Sapete solo litigare e criticarvi, invece di cercare le soluzioni migliori per provare ad essere più amici!"
Pronunciate queste semplici parole, il silenzio diventò tombale e i musi degli animali, che prima erano agitati e rabbiosi, si fecero subito rilassati.
Alla fine ogni animale capì dove aveva sbagliato e mise da parte il proprio egoismo, tanto che ognuno chiese scusa all'amico con il quale si era maggiormente accanito.
Il leone allora, in qualità di capo degli animali, prese la parola e disse:" Dobbiamo ringraziarti, caro ragno, perché ci hai fatto capire che non dobbiamo chiudere il nostro cuore con le offese, le critiche e le accuse, ma che dobbiamo cercare di aiutarci e di andare d'accordo! Per questo, a nome di tutti, voglio nominarti Ambasciatore di Pace!"
Appena il leone fece questa proposta ci fu un grande tripudio in tutta la sala e l'elefante e l'ippopotamo, insieme a tutti gli animali, portarono in trionfo il nuovo ambasciatore!

Fine




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